Ampliazione dell’articolo ‘Dare senso e speranza’’-Antonino Saggio


Una crisi della città compatta: Un parcheggio al cuore da Porto
Ampliazione dell’articolo ‘Dare senso e speranza’’-Antonino Saggio

‘’L’infrastruttura diventa un condensatore di significati e di speranze. Non si tratta semplicemente di creare una opera bella e interessante, ma di prefigurare un intreccio complesso di fattori in cui giocano un ruolo chiave gli aspetti del significato.’’ 
‘'Dare senso e speranza’’-Antonio Saggio





 Al centro della città storica di Porto (Portogallo), dove prima erano une delle porte della città, e oggi un luogo dove ch'è il problema del parcheggio nella città compatta; una crisi bastante comune nelle metropoli contemporanee.




Sull’articolo in ampliazione si parla de molti progetti di infrastruttura che conseguono rispondere alla sua funzione come infrastruttura, ma anche costituire un dialogo importante con il suo contesto urbano, facendo anche un inserimento pratico del verde; tale come il International Port Terminal, che fa dimenticare che realmente è un porto e non un parco, o il ponte de Zaha Hadid a Zaragoza, che essendo un ponte, anche funziona come spazio espositivo. Non differente sarebbe questa risposta di mettere una infrastruttura al centro storico di Porto, che inserisce un parco che risponde alla città compatta, attività commerciale come risposta a essere una zona altamente valorizzabile e due livelli di parcheggio sotterraneo come risposta a la alta densità e valore patrimoniale della zona.



Questo progetto si vede come una fessura su uno tessuto verde che fa la connessione tra la Praça dos Clérigos con un’altra anche importante. In questa fessura apparano gli negozi, quindi sta funzionando come una via commerciale, con le sue terrazze. Vivendosi cosi un’ambiente di traslazione, consumo e sfrutto dello spazio pubblico per le terrazze. A sopra, il parco, ha uno verde con uno piccolo bar e tutta una zona con li arbori di olivi per il relasso. Dal ponto più alto della piazza, questo parco fa una continuazione di verde con il parco vicino, e sui ponti più basse fa una via più chiusa, con una proporzione più sembrante a quelle delle vie storiche della zona.

Ho scelto questo progetto per la sua semplicizza, efficacia e estetica architettonica all’ora de dare una risposta a una crisi complessa, e molte volte di difficile risposta.


   


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