recenzione dal livro ''Penezic Rogina-Digitalizzazione dela realtà'', Antonio Saggio.


Una recenzione dal livro ''Penezic Rogina-Digitalizzazione dela realtà'', Antonio Saggio.


‘’Punto chiave è che noi viviamo in un mondo di molteplici Realtà, e uno dei problemi che dobbiamo affrontare è come trattare questo tipo di molteplicità nella nostra vita personale e professionale. Un modo, certamente, sarebbe quello di vivere in una sola Realtà e così in un solo sistema di valori. Ma la semplicità e la coerenza di questo approccio è a spese della complessità e del pluralismo che possono rendere la vita tanto difficile da comprendere, quanto -e contraddittoriamente- infinitamente ricca.''
Penezic Rogina-Digitalizzazione dela realtà'', Antonio Saggio




Semplicità è assimilare l’ostacoli, l’opportunità e gli contesti, per altre parole, la semplicità è l’assimilazione delle varie complessità dal mondo in un ùnico linguaggio (allora, che se può leggere).




La semplicità è tanto la prova di Cedric Price in mettere il collage e il pensiero industriale su l’architettura per arrivare a una posizione etica nella società, com’è Nigel Whitney facendo uno sguardo critico su la storia, difendendo che questa si sviluppa di una forma continua, non distruggendo il passato ma andando simbioticamente con lui verso il futuro. Per altro lato, la complessità è quando la guerra dell’Iugoslavia si dà; la Rivoluzione Contra Cultural incoraggia la società capitalista a cercare il suo linguaggio Pop Art; la liberalizzazione del severo pensiero moderno si trasforma in un pensiero interpretativo-culturale postmoderno; la democrazia diventa un concetto progressivamente più solido; il decostruttivismo s’instaura silenziosamente sul pensiero contemporaneo e il mondo fa un cambiamento di paradigma verso a una era digitale. L’assimilazione di tutti questi fenomeni per Penezic e Rogina, è lo che ci permette leggere la sua architettura come ‘’una nuova unità nella schizofrenica percezione contemporanea’’.

In questo senso, possiamo decostruire questa architettura in quattro realtà, conformate per due copie: ‘’Pop e cambiamento’’ (1) e ‘’Modernismo e continuità’’ (2); e ‘’Oltre il Tempo e lo Spazio’’ (3) e ‘’Spazio e Tempo Reale’’ (4).
Iniziando per la prima copia. Penezic e Rogina vanno a prendere dal postmodernismo, specificamente di Aalto, gli spazi organici, di flusso, e il civismo, la serenità, aggiunto a un’estetica Pop Art, della contradizione e affermazione d’elementi separati. Insomma, una architettura che cerca una relazione di continuità/discontinuità tra gli elementi e idee. Un esempio di questa relazione può essere in Block 21A, per le vittime della guerra. Volumetricamente, cada piano ha la sua propria espressione e comunicazione, essendo per dentro tutto unito per spazi continui. Diversità comunicativa e estetica, in forma di collage (discontinuo), tutta una complessità architettonica e ideologica, per genti in stato di crisi emozionale, semplificati per lo spazio.
Per l’altro lato, la seconda copia. In queste area, i riferimenti sonno più relazionati con gli spazi interattivi, multisensoriali e ambiguità. Operano sul vuoto, fanno le connettività tra l’intorno e le distinte piazze per una maglia messa sul preesistente e, al centro, inseriscono un padiglione multiusi, in cui la sua ambiguità lo trasforma in un ‘’found object’’.

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