recenzione dal livro ''Penezic Rogina-Digitalizzazione dela realtà'', Antonio Saggio.
Una recenzione dal livro ''Penezic Rogina-Digitalizzazione dela realtà'', Antonio Saggio.
‘’Punto chiave è che noi viviamo in un mondo di molteplici Realtà, e uno
dei problemi che dobbiamo affrontare è come trattare questo tipo di
molteplicità nella nostra vita personale e professionale. Un modo, certamente,
sarebbe quello di vivere in una sola Realtà e così in un solo sistema di
valori. Ma la semplicità e la coerenza di questo approccio è a spese della
complessità e del pluralismo che possono rendere la vita tanto difficile da
comprendere, quanto -e contraddittoriamente- infinitamente ricca.''
Semplicità è assimilare l’ostacoli, l’opportunità e gli contesti, per altre
parole, la semplicità è l’assimilazione delle varie complessità dal mondo in un
ùnico linguaggio (allora, che se può leggere).
In questo senso, possiamo decostruire questa architettura in quattro realtà,
conformate per due copie: ‘’Pop e cambiamento’’ (1) e ‘’Modernismo e continuità’’
(2); e ‘’Oltre il Tempo e lo Spazio’’ (3) e ‘’Spazio e Tempo Reale’’ (4).
Iniziando per la prima copia. Penezic e Rogina vanno a prendere dal postmodernismo,
specificamente di Aalto, gli spazi organici, di flusso, e il civismo, la
serenità, aggiunto a un’estetica Pop Art, della contradizione e affermazione d’elementi
separati. Insomma, una architettura che cerca una relazione di continuità/discontinuità
tra gli elementi e idee. Un esempio di questa relazione può essere in Block 21A,
per le vittime della guerra. Volumetricamente, cada piano ha la sua propria espressione
e comunicazione, essendo per dentro tutto unito per spazi continui. Diversità
comunicativa e estetica, in forma di collage (discontinuo), tutta una complessità
architettonica e ideologica, per genti in stato di crisi emozionale, semplificati
per lo spazio.
Per l’altro lato, la seconda copia. In queste area, i riferimenti sonno più
relazionati con gli spazi interattivi, multisensoriali e ambiguità. Operano sul
vuoto, fanno le connettività tra l’intorno e le distinte piazze per una maglia
messa sul preesistente e, al centro, inseriscono un padiglione multiusi, in cui
la sua ambiguità lo trasforma in un ‘’found object’’.
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